Il progetto nasce in un periodo particolare della vita di tutti e, nello specifico, a cavallo tra il 2020 e il 2021. Le difficoltà causate dalla pandemia di Covid-19 hanno portato con sé parecchi disagi e cambiamenti: poche colazioni al bar, rapporti umani e tra colleghi completamente ribaltati, distanza da clienti e amici.

In una situazione di forte cambiamento come questa, ha però trovato spazio una forma di lavoro alternativa e che molti ritenevano impossibile da applicare: lo Smart Working.

Smart Working non significa telelavoro. Letteralmente, infatti, significa “lavoro intelligente” e porta con sé una serie di requisiti che lo caratterizzano, tra cui la possibilità di svolgerlo nei posti che più ci piacciono… nel mio caso le DOLOMITI!

Migliaia di persone stanche, stressate e fin troppo “civilizzate”, stanno cominciando a capire che andare in montagna è tornare a casa e che la natura incontaminata non è un lusso ma una necessità.

John muir

L’obiettivo di questo blog è raccontare storie di Smart Working sulle Dolomiti.

Questo a dimostrazione che la montagna può essere altro oltre alla vacanza. Può essere fonte di stimolo, di silenzio e di relax anche durante il periodo lavorativo… se si sa dove andare 😉

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